Che effetti ha il tè verde georgiano? Tè piastrellato georgiano, produzione e impressioni. Ascesa e declino

Nel 1854, durante la guerra di Crimea, una nave da guerra britannica naufragò vicino alla città di Poti. L'equipaggio fu catturato, ma secondo le usanze nobiliari dell'epoca, gli ufficiali furono ospitati nelle case della nobiltà locale, più come ospiti che come prigionieri.

Uno di loro, lo scozzese Jacob McNamarra, si innamorò della figlia del principe Eristavi, che gli offrì ospitalità: la quindicenne principessa Sofiko. La ragazza ricambiò i suoi sentimenti. Il loro amore era così forte che il principe Eristavi non poteva rifiutare lo straniero che chiedeva la mano di sua figlia. Solo ha posto una condizione: Sofiko non sarebbe andata da nessuna parte. Se lo scozzese vuole stare con lei, che rinunci alla sua patria... Jacob McNamarra è rimasto in Georgia.

Ma non poteva vivere senza tè e quindi fu costretto a spendere una fortuna per la consegna di questa preziosa bevanda. Fu allora che decise di provare a piantare la propria piantagione di tè. Il principe Eristavi ha sostenuto suo genero.

Jacob ordinò i semi di tè non dai rivenditori, ma dai suoi vecchi amici della Marina britannica. Dovette aspettare a lungo, ma alla fine i semi vivi, non rovinati dagli avidi cinesi, finirono nelle sue mani, furono piantati nel fertile terreno georgiano nella regione di Ozurgeti e germogliarono.

Già nel 1864, i primi campioni di “tè caucasico” furono presentati in una mostra industriale a San Pietroburgo.

Dal libro “Il nostro tè georgiano” di Mikheil Davitashvili...

“Nella tenuta del principe georgiano Mikha Eristavi, nel villaggio di Gora-Berezhouli, al mattino regnava la confusione: il proprietario stava partendo per un lungo viaggio verso San Pietroburgo. Non appena spuntò l'alba, una carrozza trainata da un treno si fermò davanti alla casa. I servi iniziarono a portare fuori e a legare le casse.

Negli anni Sessanta del secolo scorso, il viaggio di un residente transcaucasico in Russia fu un grande evento per lui e tutta la sua famiglia. Ma aveva un significato molto speciale per il principe stesso. Ha dovuto superare un esame serio. Ha portato nella capitale i frutti dei suoi molti anni di lavoro: i primi campioni di tè georgiano.

Tutta la famiglia ha dedicato moltissimo impegno alla preparazione di questo tè. Da quando Mikha Eristavi fondò la prima piantagione di tè in Georgia, fece sì che tutti i membri della sua famiglia fossero ardenti sostenitori della coltivazione del tè. Quando le contadine iniziarono a raccogliere i germogli dai cespugli, la casa principesca si trasformò in una fabbrica di tè...

Eristavi ha fatto tradurre in georgiano le istruzioni su come lavorare le foglie di tè. Cercando di non discostarsi in alcun modo dal prezioso documento, la moglie del principe, i figli e le figlie, guidati da lui stesso, eseguirono misteriose manipolazioni, appassindo, torcendo e asciugando le foglie di tè. Il tè, secondo la famiglia, è venuto ottimo... Tutti hanno gioito.

Eristavi intendeva creare una grande economia subtropicale, ma i suoi fondi non erano sufficienti per questo. Nel 1860 chiese al governo zarista un prestito di 20mila rubli. La risposta venne data quattro anni dopo, quando la sua piantagione aveva già prodotto un raccolto ed erano stati preparati campioni di tè secco, e diceva: “Rifiuti”. Il governatore civile di Kutaisi, in un rapporto su questo tema, ha affermato che lo “sviluppo delle piante del tè” in Georgia è “una questione impraticabile”; quello, forse, solo nelle serre, “in condizioni artificiali”... ecc.

Ed ecco Eristavi a San Pietroburgo. Ha tra le mani la prova materiale che è possibile produrre il tè in Georgia. Nel 1864, all'Esposizione agricola tutta russa di San Pietroburgo, grazie agli sforzi di un appassionato, apparve il primo tè fatto in casa. Ma la lode è lode, aiuto... Mikha Eristavi tornò nella sua tenuta senza niente. Nello stesso anno fece un altro tentativo di portare il suo lavoro all'attenzione del governo. Alla fine dell'anno presentò campioni di tè dei raccolti del 1862, 1863 e 1864 alla Società caucasica dell'agricoltura. L'esame approvò il tè del 1863. Ma la società caucasica non è stata all’altezza delle speranze di Eristavi. Come notò Georgij Tsereteli in quegli anni, “era separato dalla vita del paese; i membri della società erano impegnati non nel servire interessi comuni, ma negli affari personali”.

A onor del vero bisogna aggiungere che questi primi campioni di tè georgiano erano imperfetti; ma il nocciolo della questione è che né il nostro primo coltivatore di tè né la stessa società caucasica hanno ricevuto alcun sostegno dal governo zarista. Nel 1870 Eristavi morì e gli esperimenti sulla produzione del tè cessarono praticamente per quindici anni. Furono ripresi nel 1885 dal grande chimico russo A.M. Butlerov. Ha preparato un tè piuttosto buono con le foglie delle piante di tè del giardino botanico di Sukhumi. Aveva anche la sua trama del tè tra Sukhumi e Nuovo Athos. Ma anche Butlerov morì prima di completare questi esperimenti.

Tuttavia, l’idea della coltivazione domestica del tè non si è estinta; è stata propagata in tempi diversi dagli scienziati russi: Dokuchaev, Voeikov, Krasnov, Williams, ed è stata ripresa dal pubblico georgiano. Il personaggio pubblico di spicco Niko Nikoladze, lo scrittore e pubblicista Georgy Tsereteli e molti altri hanno sostenuto con passione lo sviluppo della cultura del tè. Nikoladze piantò piantine di tè nel giardino Poti e nel suo villaggio natale di Didi-Dzhikhaishi. L'eccezionale scrittore e personaggio pubblico Ilya Chavchavadze scrisse sul quotidiano Iveria nel 1887: “La Transcaucasia, grazie al suo clima e al suo suolo ricchi, può produrre quasi tutto ciò che cresce sulla terra ed è benefico. Nella nostra regione sono persino coltivati ​​l’albero della china e la pianta del tè con così tanto successo che ora il governo stesso sta cercando di garantire la prosperità e la diffusione sia dell’una che dell’altra cultura”.

Le piantagioni di tè si trovano vicino a Chakvi, Ozurgeti, Kabuletti

Il governo zarista “cercò più che moderatamente di favorire la prosperità e la diffusione” del tè. Più di una volta, alte autorità con il grado di ministro o governatore si rifiutarono di assegnare appezzamenti di terreno per piantagioni di tè a individui e comunità, e il lavoro avviato fallì e l'iniziativa svanì. Quando la Società Caucasica di Agricoltura chiese il permesso di inviare il suo tirocinante in una spedizione nei paesi del tè, un funzionario del Ministero del Demanio rifiutò, adducendo una motivazione “piena e piena”: “il tirocinante potrebbe morire lì...”. Anche i commercianti di tè, che raccoglievano enormi profitti, erano nemici del tè domestico. Ci sono stati casi in cui, su iniziativa di scienziati russi, semi e piantine di tè sono stati acquistati in Cina, Giappone e India, consegnati in Georgia, piantati nel terreno, ma non hanno prodotto buone piantine o cespugli normali; dai controlli è emerso che erano stati deliberatamente danneggiati. Molto spesso i semi perdevano la loro vitalità durante il lungo viaggio e talvolta venivano seminati in terreni inadatti; i giovani cespugli morirono a causa del gelo o delle cure inadeguate.

Eppure il tempo ha avuto il suo prezzo. Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, alcuni proprietari terrieri, persone benestanti e talvolta contadini (raramente residenti locali, più spesso immigrati) iniziarono a coltivare il tè.

Ci sono voluti molti anni e gli sforzi di molte persone perché in Georgia, nella prima metà del XX secolo, si creasse un'industria del tè altamente organizzata e il tè ricevesse il meritato diritto alla cultura industriale, vale a dire la coltivazione del tè è diventata l'orgoglio dell'agricoltura del paese. Grazie agli sforzi di molti appassionati, il lavoro sulla selezione, coltivazione e lavorazione del tè continuò e all'inizio del XX secolo il tè veniva già raccolto in pieno svolgimento in Georgia e diverse fabbriche di tè funzionavano. Le varietà "Bogatyr", "Kara-Dere", "Zedoban", "Ozurgetsky" prodotte prima della rivoluzione erano di altissima qualità. Uno dei migliori era considerato il "tè russo di Dyadyushkin": tè nero con un contenuto di punte (boccioli di tè) fino al 5,5%. Questa varietà ricevette una medaglia d'oro all'Esposizione di Parigi del 1900.

1917... La giovane repubblica sovietica, avendo perso i legami con molti tradizionali esportatori di tè e affrontando la minaccia di rimanere senza un prodotto essenziale, adottò urgentemente misure per sviluppare la coltivazione del tè in Georgia, e poi in Azerbaigian e nel territorio di Krasnodar.

I successi nella coltivazione del tè nella GSSR sono stati impressionanti. La politica statale e il sostegno alle fattorie statali hanno consentito all'Unione Sovietica, già durante i primi piani quinquennali, di abbandonare l'importazione di semi di tè e di ridurre significativamente l'importazione di tè dall'estero. La coltivazione del tè è diventata l’orgoglio dell’agricoltura socialista in Georgia, la sua industria leader. In Georgia operavano l'Istituto di ricerca dell'Unione per il tè e le colture subtropicali e l'Istituto di ricerca dell'Unione per l'industria del tè. Anche il Georgian Agricultural Institute e una serie di altre istituzioni scientifiche furono coinvolti nelle “questioni del tè”.

Nel 1948, Ksenia Bakhtadze fu la prima al mondo a sviluppare ibridi di tè artificiali: le varietà “Gruzinsky No. 1” e “Gruzinsky No. 2”. Successivamente, il lavoro di selezione è continuato e sono state sviluppate varietà di tè di alta qualità, con una vitalità unica. Ad esempio, l'ibrido “Selezione georgiana n. 8” ha resistito a temperature invernali fino a -25 °C.

Fabbrica di confezionamento del tè in una piantagione di tè vicino a Batumi, ca. 1909-1915

Tuttavia, la raccolta manuale delle foglie di tè di alta qualità è un lavoro molto duro. Per raccogliere la norma giornaliera (15 kg di foglie), la raccoglitrice doveva fare con le dita circa 36mila lacrime di apposite colate (di solito tre foglie con germogli o 4-5 foglie).

Pertanto, c'era un bisogno urgente di creare e introdurre una meccanizzazione completa nella coltivazione del tè il più rapidamente possibile.

Ma solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, in Georgia, fu creata la prima macchina raccoglitrice pneumatica a pettine per la raccolta selettiva di foglie di tè varietali, “Sakartvelo”, messa in produzione nel 1962. I risultati ottenuti dall'industria del tè dimostrano in modo convincente che nel secolo scorso il tè è diventato parte integrante dell'economia georgiana. Inoltre, alla fine degli anni '70, la Georgia era tra i principali produttori di tè nero a foglie lunghe e in lastre (naturalmente dopo India, Cina e Sri Lanka).

Macchine per la raccolta del tè "Sakartvelo" nella piantagione della fattoria statale Ingirsky.

Alla fine degli anni '70, la Georgia produceva 95mila tonnellate di tè pronto all'anno. Il tè georgiano veniva esportato in Polonia, Germania dell'Est, Ungheria, Romania, Finlandia, Cecoslovacchia, Bulgaria, Jugoslavia, Afghanistan, Iran, Siria, Yemen del Sud e Mongolia. In Georgia venivano prodotti tè lungo nero, tè verde in foglie, tè in piastrelle e tè in mattoni. Il tè nero veniva consumato nelle repubbliche europee dell'URSS e nei paesi europei, il tè verde veniva consumato in Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan e nei paesi dell'Asia centrale.

Set “Tè assortiti sovietici” 1939.

"Dilettante con un fiore." Grado superiore. NARKOPISCHEPROM.
Primo grado. Fabbrica di confezionamento del tè che porta il nome. Lenin. MOSSORSOVNARKHOZ.
Primo grado. Fabbrica di confezionamento del tè che porta il nome. Mikoyan, Odessa. MPPT URSS. GOST 1938-46

Recessione. Negli anni '70, insieme all'aumento del volume della produzione di tè georgiano, si notò un progressivo declino della sua qualità. Il passaggio dalla raccolta manuale delle foglie di tè a quella meccanica ha portato ad un netto peggioramento della qualità delle materie prime. La corsa alle prestazioni ha portato a diffuse violazioni della tecnologia, dal consentire la raccolta del tè in caso di pioggia, all'accelerare la lavorazione delle foglie di tè eliminando la fase di essiccazione obbligatoria. Dopo il crollo dell'URSS, la Russia, a causa della scarsa qualità del tè georgiano, si è riorientata verso la fornitura di varietà importate. La produzione del tè georgiano è stata praticamente abbandonata e, nonostante l'emergere di aziende che producono prodotti competitivi, non ha ancora riacquistato la sua posizione precedente.

Dopo il crollo dell’URSS, la leadership della Georgia indipendente stabilì un piano per ridurre la produzione di tè e distruggere le piantagioni con il pretesto che il tè era un prodotto estraneo alla Georgia. Le statistiche internazionali hanno rilevato che nel 1993 la produzione si è praticamente fermata del tutto. La guerra, soprattutto in Abkhazia, spezzò i legami economici e creò il caos nella produzione.
Oggi la produzione di tè georgiana sta attraversando un profondo declino. La superficie totale delle piantagioni di tè è di 50mila ettari.
Centinaia di migliaia di specialisti delle piantagioni e delle fabbriche di tè, operatori di macchine e raccoglitori di tè rimasero senza lavoro. Molte donne furono costrette a trovare lavoro nelle piantagioni di tè della Turchia. E le piantagioni di tè della Georgia... una pianta di tè in libero sviluppo diventa un albero di tè e perde il suo scopo principale: produrre foglie di tè industriali. Inoltre, il ripristino di una piantagione gravemente trascurata richiede un costoso lavoro manuale. Pertanto, non è possibile consentire la perdita irreparabile delle piantagioni di tè e, di conseguenza, del tè georgiano. Dopotutto, questa è proprietà del Paese, accumulata a costo del lavoro di centinaia di migliaia di persone.

A proposito, è interessante che il figlio di Jacob e Sofiko, Nikolai Yakovlevich Marra ("Jacob" in russo è tradotto come "Yakov", e il cognome è stato abbreviato e semplificato) è diventato un linguista eccezionale, collezionista di folklore caucasico, accademico e vicepresidente dell'Accademia delle scienze dell'URSS.

Il tè georgiano compirà presto 160 anni. Vorrei augurargli il ripristino del suo antico splendore!

Tè: chi non lo ama? È difficile immaginare un solo giorno senza bere una tazza di questa bevanda aromatica e riscaldante. I tipi di tè più comuni sono quello cinese e quello indiano. Abbiamo amato il prodotto di questi paesi per la sua particolare qualità. Le varietà meno comuni in Russia sono la soleggiata Georgia.

Coltivazione del tè in Georgia

Anche durante il regno degli zar, cercarono di coltivare il proprio tè nell'impero, perché la moda di bere il tè si è radicata nel paese molto tempo fa. E molti sognavano di avere le proprie piantagioni. Il primo a coltivare il tè georgiano in quantità industriali fu un prigioniero inglese che entrò nel territorio georgiano e sposò una donna locale. Prima di ciò, tutti i tentativi di crescita non avevano avuto successo né tra i ricchi proprietari terrieri né tra i funzionari ecclesiastici.

In una mostra di tè nel 1864, il "tè caucasico" fu presentato per la prima volta al grande pubblico, ma poiché la sua qualità era bassa, fu necessario aggiungere ad esso un prodotto proveniente dalla Cina.

Migliorare la qualità del tè georgiano

All'inizio del XX secolo iniziò un lavoro serio sulla tecnologia di coltivazione e raccolta delle foglie di tè. Sono state create alte qualità di tè georgiano. Questi sono "Tè dello zio", "Zedoban", "Bogatyr" e "Kara-Dere". Alla loro composizione è stato aggiunto un numero maggiore di germogli di tè (punte). E migliorando la tecnologia, potrebbero facilmente competere nella battaglia per la qualità con le migliori varietà cinesi.

Quando arrivò il momento del potere sovietico, il tè georgiano fu sottoposto a un esame speciale. Nel 1920 furono create piantagioni in quasi tutti i territori della Georgia per aumentare i volumi di produzione e abbandonare completamente le bevande straniere. Intere organizzazioni scientifiche sono state create per migliorare la tecnologia, la qualità e i volumi della raccolta del tè. Nel 1970, la raccolta di foglie profumate raggiunse il suo picco massimo: ora era persino possibile inviarle per l'esportazione in altri paesi.

Peggioramento della qualità del tè

Ma, guarda caso, con l'aumento della raccolta, la qualità si è notevolmente ridotta. Hanno smesso di raccogliere correttamente il tè georgiano, inseguendo la quantità, e le macchine per la raccolta del tè non selezionano le foglie fresche, ma prendono tutto in fila, non come le mani umane. Per questo motivo, nella composizione iniziarono ad apparire vecchie foglie secche e anche il numero di gemme diminuì.

Anche la tecnologia per asciugare la foglia è cambiata: invece di asciugarla due volte, hanno iniziato ad asciugarla solo una volta, quindi il tè è stato sottoposto a un trattamento termico, a causa del quale l'aroma e il gusto sono andati persi.

Negli ultimi anni dell'Unione Sovietica la produzione si è dimezzata e anche allora non tutto il prodotto è arrivato ai consumatori: la metà è stata semplicemente riciclata. Così, il tè georgiano, un tempo famoso, ricevette il titolo di prodotto di bassa qualità, adatto solo in assenza di uno migliore.

Tè di Krasnodar

Le persone hanno semplicemente smesso di acquistare il tè raccolto sul territorio di una grande potenza. Quello georgiano divenne il più popolare, ma continuò a prendere polvere sugli scaffali di negozi e magazzini. Era urgentemente necessario trovare un'alternativa, perché intere piantagioni stavano scomparendo e i lavoratori non avevano nulla da pagare. La rivolta del tè stava arrivando.

Ma, come si è scoperto, tutto ciò che è geniale è semplice! Con le parole: "Oh, dove sono finiti i nostri!" - Il tè indiano e quello georgiano venivano miscelati in fabbrica. In questo modo è stato creato uno dei migliori prodotti dell'URSS: il "tè di Krasnodar". Il suo gusto si confrontava favorevolmente con quello georgiano puro e il prezzo era molto inferiore a quello delle bevande straniere.

Tè georgiano adesso

Nessuna varietà di tè georgiano dell'era dell'URSS è arrivata ai nostri giorni. Durante la perestrojka, le piantagioni furono abbandonate e trascurate e le piante di tè morirono. Quelle varietà prodotte ora sono peggiori delle prime coltivate all'inizio della produzione, ma molto migliori di quelle prodotte negli ultimi anni dell'URSS.

Al momento ci sono due delle specie migliori, i cui produttori sono Samaya e Gurieli. Questi tè si sono dimostrati efficaci nel mercato moderno, ricevendo meritatamente il titolo di prodotto di media qualità o di prima classe (da non confondere con il più alto). Ha un sapore leggermente peggiore rispetto alle varietà indiane, cinesi e inglesi, ma il prezzo di questi tè è più interessante per il momento.

La rinascita del tè georgiano è appena iniziata; possiamo sperare che presto riprenderà la sua posizione precedente come prodotto di altissima qualità e scorrerà nelle nostre vite come un flusso dorato di gusto e aroma.

aspro e piccante, ma con un gusto vellutato unico, a differenza degli altri. Durante il periodo sovietico, il paese poteva essere orgoglioso del tè coltivato in Georgia.

Storia dell'apparenza

All'inizio del 19° secolo, bere il tè era diventata una tradizione in Russia, il che portò all'idea della produzione del tè sul territorio dell'Impero russo. I tentativi di produzione furono fatti più di una volta, ma le attività consolidate per creare una bevanda a base di tè furono avviate solo durante il periodo dell'URSS. Dopo la guerra di Crimea, le prime piantagioni di tè furono rilevate da un ufficiale inglese residente in Georgia.

La coltivazione del tè in Georgia iniziò a svilupparsi in modo significativo durante il periodo sovietico. Negli anni '20 iniziò ad operare un progetto per sviluppare il business del tè. Per implementarlo, furono costruite fabbriche di tè e le piantagioni di tè iniziarono a essere piantate attivamente. Nel 1948, Ksenia Bakhtadze fu la prima a selezionare le varietà Gruzinsky No1 e Gruzinsky No2. Successivamente furono allevate molte altre varietà di alta qualità e Ksenia ricevette il Premio Stalin. Alla fine degli anni '70 molte varietà furono esportate e riscuoterono un enorme successo. A quel tempo era già stata avviata la produzione di foglie lunghe nere, fogli verdi, mattoni e piastrelle. Ma lo svantaggio era che con i volumi di produzione la qualità cominciò a diminuire. La raccolta manuale è stata sostituita da quella meccanica, che ha portato ad un deterioramento della qualità. Durante l'assemblaggio meccanico, non solo le foglie giovani superiori, ma anche le vecchie foglie grossolane iniziarono ad essere incluse nella composizione. Anche la raccolta in condizioni di tempo umido ha influito sulla qualità. La tecnologia per asciugare il foglio è cambiata: il foglio viene asciugato una volta e non due volte, come prima. A causa di ciò, il gusto e l'aroma sono andati significativamente persi. Con il passare del tempo la produzione diminuì poiché presentava numerosi difetti. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la produzione del tè georgiano cessò. A poco a poco, la coltivazione del tè iniziò a migliorare, ma non fu possibile ripristinare le sue posizioni precedenti.

Fino ad oggi non è sopravvissuta una sola varietà di tè georgiano dell'era dell'URSS. Durante la perestrojka, le piantagioni erano in uno stato di abbandono e morirono. Quelle varietà prodotte nei tempi moderni non trasmettono il gusto di quelle coltivate all'inizio della produzione, ma sono molto migliori di quelle prodotte negli ultimi anni dell'Unione Sovietica.

Tè nero

L'origine di questa bevanda è legata al tè cinese keemun. Maggiore è il numero di suggerimenti nella composizione, migliore è la qualità. Ha un colore ricco, un gusto leggero e un aroma originale. Se viene utilizzato con miscele di indiano e ceylon, il gusto naturale verrà mascherato, poiché il gusto di quest'ultimo è più acuto. Un fattore positivo del tè nero georgiano è la sua capacità di estrazione rapida.

Gli svantaggi sono: germogli, polvere, foglie vecchie nella bevanda; violazione della tecnologia; applicazione di tecnologie di produzione ridotta. Sono state queste carenze a dare al tè una cattiva reputazione, che è sopravvissuta fino ad oggi.

Tipi di tè

• Mazzo di Georgia;
• Extra;
• Grado superiore;
• Primo grado;
• Secondo grado.

Gli extra e il bouquet della Georgia stupiscono con il loro gusto straordinario e la massima qualità. Erano prodotti esclusivamente dalle foglie superiori dell'arbusto e contenevano un gran numero di punte. La qualità della prima scelta era già inferiore, a causa del fatto che la raccolta non era molto pura e comprendeva germogli. La seconda qualità veniva prodotta utilizzando macchine speciali e conteneva inclusioni estranee.

Particolarmente apprezzati erano il tè georgiano 36 e il Vigor. La base era materiale da tè georgiano, ma mescolato in modo significativo con Ceylon e indiano.

Tè verde

Tutti i tipi di tè georgiano a foglia verde avevano numeri: dal n. 10 al n. 125. Ogni numero indicava la qualità, dove il n. 10 indicava la qualità più bassa e il n. 125 il voto più alto. I tè Georgian Bouquet ed Extra erano considerati le migliori varietà a livello mondiale. La prima, la seconda e la terza erano di qualità inferiore, ma anche la terza non era male. Nelle repubbliche dell'Asia centrale, il tè verde georgiano n. 95, che ha un caratteristico sapore aspro, era molto popolare.

Preparazione del tè in stile georgiano

La caratteristica principale del metodo georgiano di preparazione del tè è che il bollitore viene riscaldato a una temperatura di 100 C, ma all'interno deve essere asciutto. È inaccettabile sciacquare il bollitore con acqua calda. Quindi le foglie di tè secche (1,5 cucchiaini per bicchiere) vengono versate in un bollitore riscaldato alla temperatura desiderata e l'acqua calda viene versata in un piccolo ruscello. Devi aspettare tre minuti e puoi iniziare a bere il tè. Il rilascio dell'aroma avviene grazie al doppio trattamento termico del tè. Questa bevanda a base di tè, preparata secondo la ricetta corretta, ha un aroma eccezionale e unico.

Indubbiamente, a quel tempo in Georgia e oltre, i tè Bouquet ed Extra erano considerati i più elitari. Oggi la produzione di tè in Georgia si sta sviluppando poco. La fabbrica di Chakva produce tè verde in mattoni per i popoli dell'Asia centrale.

Le prime piantagioni di tè in Georgia apparvero nelle regioni di Ozurgeti e Chakvi dopo la guerra di Crimea. Jacob McNamara, dopo aver sposato una donna georgiana, rimase a vivere in campagna e iniziò a creare piccole piantagioni.

All'inizio del XX secolo, il tè georgiano poteva facilmente creare una concorrenza significativa con il tè cinese, ma a causa del volume di produzione lento e insufficientemente ampio, le varietà importate lo costrinsero a uscire dal mercato.

Solo negli anni '20 nel paese apparve un programma per lo sviluppo dell'industria del tè. È stato creato uno speciale istituto di ricerca, il cui scopo era quello di creare nuove varietà di tè. Allo stesso scopo iniziò la costruzione di fabbriche e piantagioni regolari.

Il tè georgiano si distingueva per il suo gusto piuttosto aspro e il tempo di preparazione rapido e, in termini di qualità dei preziosi nutrienti che conteneva, non era in alcun modo inferiore ai migliori campioni stranieri.

Varietà di tè georgiano

Tra la varietà di varietà, il posto di primo piano è stato occupato dal tè georgiano “Bouquet of Georgia” e “Russian Uncle”, che ha ricevuto una medaglia d'oro alla famosa mostra di Parigi. La sua qualità era di altissimo livello. La composizione comprendeva foglie giovani dalle cime dei cespugli di tè e un gran numero di germogli o, come vengono anche chiamati, punte. Poi sono arrivate le varietà "Kara-Dere", "Ozurgetsky", "Zedoban" ed "Extra".

Le varietà di tè verde erano contrassegnate con numeri speciali da 10 a 125 e erano divise in prima, seconda e terza scelta. I numeri indicavano la qualità di un particolare tipo. La varietà numero 125 era considerata la migliore e, di conseguenza, la più alta.

Il primo grado comprendeva tè con i numeri 85, 95, 100 e 110. Il secondo - n. 45, 55, 60 e 65. Il terzo e più basso grado comprendeva tè con i numeri 10, 15, 20, 25, 35, 40.

Popolarità

Il tè verde georgiano ha guadagnato popolarità grazie alle sue buone proprietà detergenti. E quando si interagisce con l'occhio di un gatto, aumenta l'immunità.

Oggi, la gamma di varietà di tè aumenta ogni anno, il che ti consente di scegliere la bevanda più adatta ai tuoi gusti. Non solo le varietà nere, ma anche bianche e verdi sono molto apprezzate, così come i tè unici con l'aggiunta di mirtilli, lamponi, foglie di mela cotogna e un'ampia varietà di erbe e bacche caucasiche.

Ad esempio, il “Georgian Tea 1847” di un importante produttore ha gareggiato al campionato internazionale di Seoul nel 2016. Nonostante il fatto che la varietà sia stata prodotta relativamente di recente, ha vinto premi al concorso nella categoria "Preparazione del tè". Questo tipo di tè è diventato il vincitore in quattro categorie: "Miglior risultato del 2016", "Retrogusto", "Aroma insuperabile" e "Gusto eccellente". Il tè georgiano ha suscitato grande interesse al campionato e ha ricevuto i voti più alti possibili. Al festival di Praga, anche la bevanda georgiana, dove è stata presentata tutta la varietà di varietà, ha vinto premi e ha ricevuto riconoscimenti significativi.

Il tè georgiano, prodotto e coltivato correttamente, non è inferiore nemmeno alle migliori varietà di tè cinese. E poiché la popolarità dei prodotti naturali sta crescendo notevolmente nel paese, oggi la vera bevanda georgiana, prodotta solo biologicamente, è molto richiesta.

E perché tutto? Le piante di tè sono relativamente poco suscettibili alle malattie causate da vari parassiti, quindi per la coltivazione non vengono mai utilizzate sostanze chimiche. Grazie a questo importante fattore, i prodotti biologici stanno rapidamente guadagnando popolarità.

Tè in lastre georgiano

Il tè pressato georgiano è particolarmente apprezzato dai turisti, dal personale militare e dai cacciatori. Questo tipo non ha eguali, grazie alla sua compattezza e praticità non solo nel trasporto, ma anche nell'uso.

Il tè in lastre è costituito da una massa omogenea e ha una superficie dura e liscia, che ne aumenta anche la popolarità. Le piastrelle sono abbastanza resistenti e non si sbriciolano né si rompono tra le mani. La pressatura avviene ad alta pressione, grazie alla quale la maggior parte delle sostanze resinose viene spremuta dalle briciole. Si distingue per la sua particolare forza e il ricco aroma vellutato.

Vantaggi

I vantaggi innegabili del tè georgiano includono la presenza di un gran numero di punte nella sua composizione, grazie alle quali il tè è saturo al massimo di tutti i nutrienti necessari.

Screpolatura

Durante la produzione del tè si verifica un deterioramento meccanico, che dà come risultato una grande quantità di briciole fini simili a polvere. Prima dell'infusione, il tè deve essere setacciato per garantire un gusto più ricco e un tè più chiaro. È la presenza di questo fattore che influenza una leggera diminuzione della domanda di tè tra gli acquirenti.

Metodo di cottura

La caratteristica principale della preparazione di questo tipo di tè è un bollitore molto caldo. Solo dopo che il contenitore è quasi rovente, le foglie di tè vengono versate al suo interno e vi viene versata sopra acqua bollente. Con questo metodo, bastano due o tre minuti perché il tè si prepari e appaia un aroma ricco, dopodiché puoi iniziare a mangiare.

Un'altra opzione di preparazione è quella di combinare tè verde e latte, trasformando la bevanda in un magico elisir.

Si ritiene che se si beve regolarmente tè verde con latte, la percezione dello stress si riduce, la funzione vascolare migliora, l'attività cerebrale viene stimolata, il processo di invecchiamento viene rallentato e la digestione migliora. La caffeina contenuta nella foglia verde allevia la fatica e ha un effetto benefico sul metabolismo del corpo. Il fluoro rafforza i denti e le vitamine nella bevanda prodotta aiutano ad abbattere i grassi sottocutanei.

Il tè è un'ottima bevanda naturale.

Nel periodo 1917-1923, la Russia sovietica visse un periodo del “tè”: il consumo di bevande alcoliche era ufficialmente proibito, mentre l’esercito e gli operai dell’industria venivano riforniti di tè gratuitamente. È stata creata l'organizzazione "Tsentrochai", impegnata nella distribuzione del tè dai magazzini confiscati delle società commerciali di tè. Le riserve erano così grandi che fino al 1923 non ci fu bisogno di acquistare il tè all'estero...

Alla fine degli anni '70, l'area coltivata a tè nell'URSS raggiunse i 97mila ettari e nel paese c'erano 80 moderne imprese dell'industria del tè. Nella sola Georgia venivano prodotte 95mila tonnellate di tè pronto all'anno. Nel 1986, la produzione totale di tè nell'URSS raggiunse le 150mila tonnellate, quella piastrellata in nero e verde - 8mila tonnellate, quella in mattoni verdi - 9mila tonnellate.

Negli anni '50 e '70, l'URSS si trasformò in un paese esportatore di tè: i tè georgiani, azeri e di Krasnodar andarono in Polonia, Germania dell'Est, Ungheria, Romania, Finlandia, Cecoslovacchia, Bulgaria, Jugoslavia, Afghanistan, Iran, Siria, Yemen del Sud, Mongolia. Principalmente il tè in mattoni e lastre è andato in Asia. La domanda di tè dell'URSS è stata soddisfatta dalla propria produzione, in diversi anni, per una quantità compresa tra 2/3 e 3/4.

Negli anni '70, a livello di leadership dell'URSS, era già maturata la decisione di specializzare in tale produzione le aree adatte alla produzione del tè. Avrebbe dovuto togliere le terre utilizzate per altre colture agricole e trasferirle alla produzione del tè.

Tuttavia, questi piani non furono implementati. Inoltre, con il pretesto di eliminare il lavoro manuale, all’inizio degli anni ’80 in Georgia la raccolta manuale delle foglie di tè è stata quasi completamente interrotta, passando interamente alla raccolta meccanica, che produce prodotti di qualità estremamente bassa.

Fino al 1970 le importazioni di tè dalla Cina continuarono. Successivamente, le importazioni cinesi furono ridotte e iniziarono gli acquisti di tè in India, Sri Lanka, Vietnam, Kenya e Tanzania. Poiché la qualità del tè georgiano, rispetto al tè importato, era bassa (principalmente a causa dei tentativi di meccanizzare la raccolta delle foglie di tè), veniva praticata attivamente la miscelazione di tè importati con tè georgiano, il che si traduceva in un prodotto di qualità e prezzo accettabili.

All'inizio degli anni '80, divenne quasi impossibile acquistare puro tè indiano o di Ceylon nei normali negozi: veniva importato molto raramente e in piccole quantità, e veniva immediatamente esaurito. A volte il tè indiano veniva portato nelle mense e nei buffet di imprese e istituzioni. A quel tempo, i negozi vendevano solitamente tè georgiano di bassa qualità con “legna da ardere” e “l’aroma del fieno”. Sono stati venduti anche i seguenti marchi, ma erano rari:

• Tè n. 36 (georgiano e 36% indiano) (confezione verde)


• Tè n. 20 (georgiano e 20% indiano) (confezione verde)


• Tè premium di Krasnodar


• Tè georgiano di altissima qualità


• Tè georgiano di prima scelta


• Tè georgiano di seconda scelta

La qualità del tè georgiano era disgustosa. Il "tè georgiano di seconda scelta" sembrava segatura, periodicamente conteneva pezzi di rami (erano chiamati "legna da ardere"), odorava di tabacco e aveva un sapore disgustoso.

Krasnodar era considerato anche peggio del georgiano. Veniva acquistato principalmente per la preparazione del "chifir", una bevanda ottenuta dalla digestione a lungo termine di foglie di tè altamente concentrate. Per la sua preparazione non erano importanti né l'odore né il sapore del tè, contava solo la quantità di teina (caffeina del tè)...

Il tè più o meno normale che poteva essere bevuto normalmente era considerato “Tè N 36” o, come veniva solitamente chiamato, “trentaseiesimo”. Quando lo hanno “buttato via” sugli scaffali, si è subito formata una coda per un'ora e mezza. E lo hanno dato rigorosamente “due pacchi per mano”.

Questo di solito accadeva alla fine del mese. quando il negozio aveva urgentemente bisogno di "ottenere un piano". La confezione era da cento grammi, una confezione bastava al massimo per una settimana. E poi con una spesa molto economica.

Il tè indiano venduto in URSS veniva importato sfuso e confezionato negli stabilimenti di confezionamento del tè in imballaggi standard: una scatola di cartone “con un elefante” da 50 e 100 grammi (per il tè premium). Per il tè indiano di prima scelta è stata utilizzata la confezione verde e rossa.

Non sempre il tè venduto come indiano lo era effettivamente. Così, negli anni '80, venne venduta come “tè indiano di prima scelta” una miscela che comprendeva: 55% tè georgiano, 25% tè del Madagascar, 15% tè indiano e 5% tè di Ceylon.

Dopo il 1980, la produzione nazionale di tè diminuì notevolmente e la qualità peggiorò. Dalla metà degli anni ’80, la progressiva carenza di materie prime ha colpito i beni essenziali, tra cui zucchero e tè.

Allo stesso tempo, i processi economici interni dell'URSS coincisero con la morte delle piantagioni di tè indiane e di Ceylon (un altro periodo di crescita finì) e con l'aumento dei prezzi mondiali del tè. Di conseguenza, il tè, come una serie di altri prodotti alimentari, quasi scomparve dalla vendita gratuita e iniziò a essere venduto tramite buoni.

In alcuni casi, solo il tè di bassa qualità poteva essere acquistato liberamente. Successivamente, il tè turco iniziò ad essere acquistato in grandi quantità, che fu preparato molto male. Veniva venduto in grandi confezioni senza tagliandi. Negli stessi anni il tè verde, che prima non veniva praticamente importato in queste regioni, apparve in vendita nella zona centrale e nel nord del Paese. È stato anche venduto liberamente.

Il tè veniva servito anche nelle mense e sui treni a lunga percorrenza. Costava tre centesimi, ma era meglio non berlo. soprattutto nelle mense. Si faceva così: si prendevano vecchie foglie di tè già preparate più volte, si aggiungeva bicarbonato di sodio e si faceva bollire il tutto per circa quindici-venti minuti. Se il colore non era abbastanza scuro si aggiungeva zucchero bruciato. Naturalmente non sono state accettate pretese di qualità: "se non ti piace, non berlo". Di solito non bevevo, prendevo composta o gelatina invece del tè.

Nei primi anni dopo il crollo dell’URSS, sia la produzione di tè russa che quella georgiana furono completamente abbandonate. La Georgia non aveva motivo di mantenere questa produzione, poiché il suo unico mercato era la Russia, che, a causa del calo della qualità del tè georgiano, si era già riorientata verso l'acquisto di tè in altri paesi.

È stata preservata la produzione di tè dell'Azerbaigian, che attualmente soddisfa parte della domanda interna di tè del paese. Alcune piantagioni di tè georgiane sono ancora abbandonate. La Russia ha ora creato diverse società di importazione di tè, nonché piccoli uffici di rappresentanza di società straniere.

La produzione di tè in URSS era un chiaro indicatore del degrado dell'intera economia del paese. Su un chilogrammo di tè, cinque chilogrammi furono falsificati, due dei quali furono ammessi al commercio e tre andarono a sinistra. Il risultato è stato, secondo i giornali, un superamento del piano del 200%, bonus statali ai ministeri, milioni di rubli nell’economia sommersa e miscela di segatura agli acquirenti sovietici.